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lunedì 7 marzo 2011

A bordo della stazione spaziale:un salto nel futuro(Discovery Channel;satrip-doc)


Trama: il 20 novembre 1998 è iniziata la costruzione della Stazione Spaziale Internazionale, un progetto che coinvolge Stati Uniti, Russia, Giappone, Canada e i Paesi europei attraverso l'ESA. Il filmato del Discovery Channel "A bordo della stazione spaziale: un salto nel futuro" racconta i primi momenti della costruzione di quella che sarà la più grande struttura mai realizzata dall'uomo nello spazio, addirittura visibile da Terra a occhio nudo.Il documentario mostra le fasi iniziali dell'assemblaggio dei primi moduli, il russo Zarya, lo Unity americano e lo Zvezda, ancora russo, lanciato il 12 luglio del 2000. Il completamento di questa prima fase è stato sufficiente per far sì che la stazione fosse già abitabile. Infatti la Soyuz TM-31, lanciata il 31 ottobre 2000, si è agganciata due giorni dopo alla ISS. I tre astronauti sono entrati nella stazione spaziale divenendo così il primo equipaggio residente.
Il documentario non si sofferma però soltanto sulle prime missioni necessarie per la costruzione iniziale della stazione, ma illustra anche il suo futuro. Nelle successive fasi della costruzione della SSI verranno via via impiegate attrezzature sempre più sofisticate, che oggi sembrano appartenere alla fantascienza. Per esempio è allo studio la realizzazione di un robot che potrà effettuare passeggiate spaziali al posto dell'uomo; una mano robotica verrà utilizzata per eseguire delicate operazioni impossibili da effettuare per l'uomo; una specie di palla che galleggia nel vuoto fungerà da "assistente spaziale personale" che potrà essere comandato a voce da ogni astronauta per i più svariati servizi.
Il documentario è ricco di belle immagini riprese dallo spazio, come quelle degli astronauti che galleggiano nel vuoto intenti alla costruzione dei vari moduli, e di simulazioni computerizzate, come quella che fa capire quanto sia elevata la velocità della SSI mostrando ciò che si vedrebbe se essa volasse a 300 metri dal suolo terrestre. La SSI orbita attorno alla Terra a 28 000 kilometri all'ora: per volare da Milano a Roma impiegherebbe appena un minuto!
Il documentario inoltre è ricco di interviste ai responsabili della costruzione della stazione e ai diversi astronauti che hanno già partecipato alle missioni per la costruzione dei primi mattoni della nuova casa spaziale. Gli astronauti raccontano il momento della partenza, l'entrata in orbita, il soggiorno più o meno lungo nello spazio, con i vari problemi che questo comporta per l'organismo, la passeggiata nello spazio o EVA (Extra-Vehicular Activity), i lunghi allenamenti a Terra per l'escursione al di fuori della stazione. Questi allenamenti vengono effettuati nel centro di addestramento della Nasa in una enorme vasca profonda quanto quattro piani di un palazzo e contenente 24 milioni di litri di acqua. Inoltre sono mostrate le immagini dell'allenamento svolto in Canada, in un ambiente naturale estremamente ostile, e in ultimo le varie simulazioni al centro di addestramento per il rientro a Terra, che dopo la partenza è la fase più rischiosa di una missione spaziale.
L'astronauta Bob Cabana racconta le difficoltà della preparazione mentre scorrono le immagini all'interno dello shuttle al momento della partenza. David Wolf descrive la sua esperienza nello spazio durata quattro mesi sulla Mir, la stazione spaziale russa che ha concluso la sua lunga esistenza nel marzo del 2001. Gli effetti della prolungata permanenza nello spazio si sentono soprattutto al ritorno a Terra; il più evidente è la progressiva riduzione del tono dei muscoli del corpo. Per evitare un generale indebolimento del fisico gli astronauti devono sottoporsi, mentre sono nello spazio, ad almeno due ore di allenamento quotidiano.
Il documentario termina mostrando la costruzione in orbita del grande braccio robotico canadese lungo 18 metri che sarà indispensabile per la costruzione e l'assemblaggio dei moduli abitativi e degli enormi pannelli solari, e gli esperimenti con la "scialuppa di salvataggio" denominata X-38 che dovrebbe essere pronta nel 2006 per sostituire la ormai vetusta navicella russa Soyuz. Durata: 51 minuti.
Link(619MB):

Anche in streaming su megavideo:

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